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In caso di dubbi sulla correttezza del contenuto di questa traduzione, l’unico riferimento valido è la documentazione ufficiale in inglese. Per maggiori informazioni consultate le avvertenze.

Original:Documentation/process/changes.rst
Translator:Federico Vaga <federico.vaga@vaga.pv.it>

Requisiti minimi per compilare il kernel

Introduzione

Questo documento fornisce una lista dei software necessari per eseguire i kernel 4.x.

Questo documento è basato sul file “Changes” del kernel 2.0.x e quindi le persone che lo scrissero meritano credito (Jared Mauch, Axel Boldt, Alessandro Sigala, e tanti altri nella rete).

Requisiti minimi correnti

Prima di pensare d’avere trovato un baco, aggiornate i seguenti programmi almeno alla versione indicata! Se non siete certi della versione che state usando, il comando indicato dovrebbe dirvelo.

Questa lista presume che abbiate già un kernel Linux funzionante. In aggiunta, non tutti gli strumenti sono necessari ovunque; ovviamente, se non avete una PC Card, per esempio, probabilmente non dovreste preoccuparvi di pcmciautils.

Programma Versione minima Comando per verificare la versione
GNU C 4.6 gcc –version
GNU make 3.81 make –version
binutils 2.21 ld -v
flex 2.5.35 flex –version
bison 2.0 bison –version
util-linux 2.10o fdformat –version
kmod 13 depmod -V
e2fsprogs 1.41.4 e2fsck -V
jfsutils 1.1.3 fsck.jfs -V
reiserfsprogs 3.6.3 reiserfsck -V
xfsprogs 2.6.0 xfs_db -V
squashfs-tools 4.0 mksquashfs -version
btrfs-progs 0.18 btrfsck
pcmciautils 004 pccardctl -V
quota-tools 3.09 quota -V
PPP 2.4.0 pppd –version
nfs-utils 1.0.5 showmount –version
procps 3.2.0 ps –version
oprofile 0.9 oprofiled –version
udev 081 udevd –version
grub 0.93 grub –version || grub-install –version
mcelog 0.6 mcelog –version
iptables 1.4.2 iptables -V
openssl & libcrypto 1.0.0 openssl version
bc 1.06.95 bc –version
Sphinx[1] 1.3 sphinx-build –version
[1]Sphinx è necessario solo per produrre la documentazione del Kernel

Compilazione del kernel

GCC

La versione necessaria di gcc potrebbe variare a seconda del tipo di CPU nel vostro calcolatore.

Make

Per compilare il kernel vi servirà GNU make 3.81 o successivo.

Binutils

Per generare il kernel è necessario avere Binutils 2.21 o superiore.

pkg-config

Il sistema di compilazione, dalla versione 4.18, richiede pkg-config per verificare l’esistenza degli strumenti kconfig e per determinare le impostazioni da usare in ‘make {g,x}config’. Precedentemente pkg-config veniva usato ma non verificato o documentato.

Flex

Dalla versione 4.16, il sistema di compilazione, durante l’esecuzione, genera un analizzatore lessicale. Questo richiede flex 2.5.35 o successivo.

Bison

Dalla versione 4.16, il sistema di compilazione, durante l’esecuzione, genera un parsificatore. Questo richiede bison 2.0 o successivo.

Perl

Per compilare il kernel vi servirà perl 5 e i seguenti moduli Getopt::Long, Getopt::Std, File::Basename, e File::Find.

BC

Vi servirà bc per compilare i kernel dal 3.10 in poi.

OpenSSL

Il programma OpenSSL e la libreria crypto vengono usati per la firma dei moduli e la gestione dei certificati; sono usati per la creazione della chiave e la generazione della firma.

Se la firma dei moduli è abilitata, allora vi servirà openssl per compilare il kernel 3.7 e successivi. Vi serviranno anche i pacchetti di sviluppo di openssl per compilare il kernel 4.3 o successivi.

Strumenti di sistema

Modifiche architetturali

DevFS è stato reso obsoleto da udev (http://www.kernel.org/pub/linux/utils/kernel/hotplug/)

Il supporto per UID a 32-bit è ora disponibile. Divertitevi!

La documentazione delle funzioni in Linux è una fase di transizione verso una documentazione integrata nei sorgenti stessi usando dei commenti formattati in modo speciale e posizionati vicino alle funzioni che descrivono. Al fine di arricchire la documentazione, questi commenti possono essere combinati con i file ReST presenti in Documentation/; questi potranno poi essere convertiti in formato PostScript, HTML, LaTex, ePUB o PDF. Per convertire i documenti da ReST al formato che volete, avete bisogno di Sphinx.

Util-linux

Le versioni più recenti di util-linux: forniscono il supporto a fdisk per dischi di grandi dimensioni; supportano le nuove opzioni di mount; riconoscono più tipi di partizioni; hanno un fdformat che funziona con i kernel 2.4; e altre chicche. Probabilmente vorrete aggiornarlo.

Ksymoops

Se l’impensabile succede e il kernel va in oops, potrebbe servirvi lo strumento ksymoops per decodificarlo, ma nella maggior parte dei casi non vi servirà. Generalmente è preferibile compilare il kernel con l’opzione CONFIG_KALLSYMS cosicché venga prodotto un output più leggibile che può essere usato così com’è (produce anche un output migliore di ksymoops). Se per qualche motivo il vostro kernel non è stato compilato con CONFIG_KALLSYMS e non avete modo di ricompilarlo e riprodurre l’oops con quell’opzione abilitata, allora potete usare ksymoops per decodificare l’oops.

Mkinitrd

I cambiamenti della struttura in /lib/modules necessita l’aggiornamento di mkinitrd.

E2fsprogs

L’ultima versione di e2fsprogs corregge diversi bachi in fsck e debugfs. Ovviamente, aggiornarlo è una buona idea.

JFSutils

Il pacchetto jfsutils contiene programmi per il file-system JFS. Sono disponibili i seguenti strumenti:

  • fsck.jfs - avvia la ripetizione del log delle transizioni, e verifica e ripara una partizione formattata secondo JFS
  • mkfs.jfs - crea una partizione formattata secondo JFS
  • sono disponibili altri strumenti per il file-system.

Reiserfsprogs

Il pacchetto reiserfsprogs dovrebbe essere usato con reiserfs-3.6.x (Linux kernel 2.4.x). Questo è un pacchetto combinato che contiene versioni funzionanti di mkreiserfs, resize_reiserfs, debugreiserfs e reiserfsck. Questi programmi funzionano sulle piattaforme i386 e alpha.

Xfsprogs

L’ultima versione di xfsprogs contiene, fra i tanti, i programmi mkfs.xfs, xfs_db e xfs_repair per il file-system XFS. Dipendono dell’architettura e qualsiasi versione dalla 2.0.0 in poi dovrebbe funzionare correttamente con la versione corrente del codice XFS nel kernel (sono raccomandate le versioni 2.6.0 o successive per via di importanti miglioramenti).

PCMCIAutils

PCMCIAutils sostituisce pcmica-cs. Serve ad impostare correttamente i connettori PCMCIA all’avvio del sistema e a caricare i moduli necessari per i dispositivi a 16-bit se il kernel è stato modularizzato e il sottosistema hotplug è in uso.

Quota-tools

Il supporto per uid e gid a 32 bit richiedono l’uso della versione 2 del formato quota. La versione 3.07 e successive di quota-tools supportano questo formato. Usate la versione raccomandata nella lista qui sopra o una successiva.

Micro codice per Intel IA32

Per poter aggiornare il micro codice per Intel IA32, è stato aggiunto un apposito driver; il driver è accessibile come un normale dispositivo a caratteri (misc). Se non state usando udev probabilmente sarà necessario eseguire i seguenti comandi come root prima di poterlo aggiornare:

mkdir /dev/cpu
mknod /dev/cpu/microcode c 10 184
chmod 0644 /dev/cpu/microcode

Probabilmente, vorrete anche il programma microcode_ctl da usare con questo dispositivo.

udev

udev è un programma in spazio utente il cui scopo è quello di popolare dinamicamente la cartella /dev coi dispositivi effettivamente presenti. udev sostituisce le funzionalità base di devfs, consentendo comunque nomi persistenti per i dispositivi.

FUSE

Serve libfuse 2.4.0 o successiva. Il requisito minimo assoluto è 2.3.0 ma le opzioni di mount direct_io e kernel_cache non funzioneranno.

Rete

Cambiamenti generali

Se per quanto riguarda la configurazione di rete avete esigenze di un certo livello dovreste prendere in considerazione l’uso degli strumenti in ip-route2.

Filtro dei pacchetti / NAT

Il codice per filtraggio dei pacchetti e il NAT fanno uso degli stessi strumenti come nelle versioni del kernel antecedenti la 2.4.x (iptables). Include ancora moduli di compatibilità per 2.2.x ipchains e 2.0.x ipdwadm.

PPP

Il driver per PPP è stato ristrutturato per supportare collegamenti multipli e per funzionare su diversi livelli. Se usate PPP, aggiornate pppd almeno alla versione 2.4.0.

Se non usate udev, dovete avere un file /dev/ppp che può essere creato da root col seguente comando:

mknod /dev/ppp c 108 0

NFS-utils

Nei kernel più antichi (2.4 e precedenti), il server NFS doveva essere informato sui clienti ai quali si voleva fornire accesso via NFS. Questa informazione veniva passata al kernel quando un cliente montava un file-system mediante mountd, oppure usando exportfs all’avvio del sistema. exportfs prende le informazioni circa i clienti attivi da /var/lib/nfs/rmtab.

Questo approccio è piuttosto delicato perché dipende dalla correttezza di rmtab, che non è facile da garantire, in particolare quando si cerca di implementare un failover. Anche quando il sistema funziona bene, rmtab ha il problema di accumulare vecchie voci inutilizzate.

Sui kernel più recenti il kernel ha la possibilità di informare mountd quando arriva una richiesta da una macchina sconosciuta, e mountd può dare al kernel le informazioni corrette per l’esportazione. Questo rimuove la dipendenza con rmtab e significa che il kernel deve essere al corrente solo dei clienti attivi.

Per attivare questa funzionalità, dovete eseguire il seguente comando prima di usare exportfs o mountd:

mount -t nfsd nfsd /proc/fs/nfsd

Dove possibile, raccomandiamo di proteggere tutti i servizi NFS dall’accesso via internet mediante un firewall.

mcelog

Quando CONFIG_x86_MCE è attivo, il programma mcelog processa e registra gli eventi machine check. Gli eventi machine check sono errori riportati dalla CPU. Incoraggiamo l’analisi di questi errori.

Documentazione del kernel

Sphinx

Per i dettaglio sui requisiti di Sphinx, fate riferimento a Installazione Sphinx in Documentation/translations/it_IT/doc-guide/sphinx.rst

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