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In caso di dubbi sulla correttezza del contenuto di questa traduzione, l’unico riferimento valido è la documentazione ufficiale in inglese. Per maggiori informazioni consultate le avvertenze.
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Federico Vaga <federico.vaga@vaga.pv.it>
Regole per licenziare il kernel Linux¶
Il kernel Linux viene rilasciato sotto i termini definiti dalla seconda versione della licenza GNU General Public License (GPL-2.0), di cui una copia è disponibile nel file LICENSES/preferred/GPL-2.0; a questo si aggiunge eccezione per le chiamate di sistema come descritto in LICENSES/exceptions/Linux-syscall-note; tutto ciò è descritto nel file COPYING.
Questo documento fornisce una descrizione su come ogni singolo file sorgente debba essere licenziato per far si che sia chiaro e non ambiguo. Questo non sostituisce la licenza del kernel.
La licenza descritta nel file COPYING si applica ai sorgenti del kernel nella loro interezza, quindi i singoli file sorgenti possono avere diverse licenze ma devono essere compatibili con la GPL-2.0:
GPL-1.0+ : GNU General Public License v1.0 o successiva
GPL-2.0+ : GNU General Public License v2.0 o successiva
LGPL-2.0 : GNU Library General Public License v2
LGPL-2.0+ : GNU Library General Public License v2 o successiva
LGPL-2.1 : GNU Lesser General Public License v2.1
LGPL-2.1+ : GNU Lesser General Public License v2.1 o successiva
A parte questo, i singolo file possono essere forniti con una doppia licenza, per esempio con una delle varianti compatibili della GPL e alternativamente con una licenza permissiva come BSD, MIT eccetera.
I file d’intestazione per l’API verso lo spazio utente (UAPI) descrivono le interfacce usate dai programmi, e per questo sono un caso speciale. Secondo le note nel file COPYING, le chiamate di sistema sono un chiaro confine oltre il quale non si estendono i requisiti della GPL per quei programmi che le usano per comunicare con il kernel. Dato che i file d’intestazione UAPI devono poter essere inclusi nei sorgenti di un qualsiasi programma eseguibile sul kernel Linux, questi meritano un’eccezione documentata da una clausola speciale.
Il modo più comune per indicare la licenza dei file sorgenti è quello di aggiungere il corrispondente blocco di testo come commento in testa a detto file. Per via della formattazione, dei refusi, eccetera, questi blocchi di testo sono difficili da identificare dagli strumenti usati per verificare il rispetto delle licenze.
Un’alternativa ai blocchi di testo è data dall’uso degli identificatori Software Package Data Exchange (SPDX) in ogni file sorgente. Gli identificatori di licenza SPDX sono analizzabili dalle macchine e sono precisi simboli stenografici che identificano la licenza sotto la quale viene licenziato il file che lo include. Gli identificatori di licenza SPDX sono gestiti del gruppo di lavoro SPDX presso la Linux Foundation e sono stati concordati fra i soci nell’industria, gli sviluppatori di strumenti, e i rispettivi gruppi legali. Per maggiori informazioni, consultate https://spdx.org/
Il kernel Linux richiede un preciso identificatore SPDX in tutti i file sorgenti. Gli identificatori validi verranno spiegati nella sezione Identificatori di licenza e sono stati copiati dalla lista ufficiale di licenze SPDX assieme al rispettivo testo come mostrato in https://spdx.org/licenses/.
Sintassi degli identificatori di licenza¶
Posizionamento:
L’identificativo di licenza SPDX dev’essere posizionato come prima riga possibile di un file che possa contenere commenti. Per la maggior parte dei file questa è la prima riga, fanno eccezione gli script che richiedono come prima riga ‘#!PATH_TO_INTERPRETER’. Per questi script l’identificativo SPDX finisce nella seconda riga.
Stile:
L’identificativo di licenza SPDX viene aggiunto sotto forma di commento. Lo stile del commento dipende dal tipo di file:
sorgenti C: // SPDX-License-Identifier: <SPDX License Expression> intestazioni C: /* SPDX-License-Identifier: <SPDX License Expression> */ ASM: /* SPDX-License-Identifier: <SPDX License Expression> */ scripts: # SPDX-License-Identifier: <SPDX License Expression> .rst: .. SPDX-License-Identifier: <SPDX License Expression> .dts{i}: // SPDX-License-Identifier: <SPDX License Expression>
Se un particolare programma non dovesse riuscire a gestire lo stile principale per i commenti, allora dev’essere usato il meccanismo accettato dal programma. Questo è il motivo per cui si ha “/* */” nei file d’intestazione C. Notammo che ‘ld’ falliva nell’analizzare i commenti del C++ nei file .lds che venivano prodotti. Oggi questo è stato corretto, ma ci sono in giro ancora vecchi programmi che non sono in grado di gestire lo stile dei commenti del C++.
Sintassi:
Una <espressione di licenza SPDX> può essere scritta usando l’identificatore SPDX della licenza come indicato nella lista di licenze SPDX, oppure la combinazione di due identificatori SPDX separati da “WITH” per i casi eccezionali. Quando si usano più licenze l’espressione viene formata da sottoespressioni separate dalle parole chiave “AND”, “OR” e racchiuse fra parentesi tonde “(”, “)”.
Gli identificativi di licenza per licenze come la [L]GPL che si avvalgono dell’opzione ‘o successive’ si formano aggiungendo alla fine il simbolo “+” per indicare l’opzione ‘o successive’.:
// SPDX-License-Identifier: GPL-2.0+ // SPDX-License-Identifier: LGPL-2.1+
WITH dovrebbe essere usato quando sono necessarie delle modifiche alla licenza. Per esempio, la UAPI del kernel linux usa l’espressione:
// SPDX-License-Identifier: GPL-2.0 WITH Linux-syscall-note // SPDX-License-Identifier: GPL-2.0+ WITH Linux-syscall-note
Altri esempi di usi di WITH all’interno del kernel sono:
// SPDX-License-Identifier: GPL-2.0 WITH mif-exception // SPDX-License-Identifier: GPL-2.0+ WITH GCC-exception-2.0
Le eccezioni si possono usare solo in combinazione con identificatori di licenza. Gli identificatori di licenza riconosciuti sono elencati nei corrispondenti file d’eccezione. Per maggiori dettagli consultate Eccezioni nel capitolo Identificatori di licenza
La parola chiave OR dovrebbe essere usata solo quando si usa una doppia licenza e solo una dev’essere scelta. Per esempio, alcuni file dtsi sono disponibili con doppia licenza:
// SPDX-License-Identifier: GPL-2.0 OR BSD-3-Clause
Esempi dal kernel di espressioni per file licenziati con doppia licenza sono:
// SPDX-License-Identifier: GPL-2.0 OR MIT // SPDX-License-Identifier: GPL-2.0 OR BSD-2-Clause // SPDX-License-Identifier: GPL-2.0 OR Apache-2.0 // SPDX-License-Identifier: GPL-2.0 OR MPL-1.1 // SPDX-License-Identifier: (GPL-2.0 WITH Linux-syscall-note) OR MIT // SPDX-License-Identifier: GPL-1.0+ OR BSD-3-Clause OR OpenSSL
La parola chiave AND dovrebbe essere usata quando i termini di più licenze si applicano ad un file. Per esempio, quando il codice viene preso da un altro progetto il quale da i permessi per aggiungerlo nel kernel ma richiede che i termini originali della licenza rimangano intatti:
// SPDX-License-Identifier: (GPL-2.0 WITH Linux-syscall-note) AND MIT
Di seguito, un altro esempio dove entrambe i termini di licenza devono essere rispettati:
// SPDX-License-Identifier: GPL-1.0+ AND LGPL-2.1+
Identificatori di licenza¶
Le licenze attualmente in uso, così come le licenze aggiunte al kernel, possono essere categorizzate in:
Licenze raccomandate:
Ovunque possibile le licenze qui indicate dovrebbero essere usate perché pienamente compatibili e molto usate. Queste licenze sono disponibile nei sorgenti del kernel, nella cartella:
LICENSES/preferred/
I file in questa cartella contengono il testo completo della licenza e i Metatag. Il nome di questi file è lo stesso usato come identificatore di licenza SPDX e che deve essere usato nei file sorgenti.
Esempi:
LICENSES/preferred/GPL-2.0
Contiene il testo della seconda versione della licenza GPL e i metatag necessari:
LICENSES/preferred/MIT
Contiene il testo della licenza MIT e i metatag necessari.
Metatag:
I seguenti metatag devono essere presenti in un file di licenza:
Valid-License-Identifier:
Una o più righe che dichiarano quali identificatori di licenza sono validi all’interno del progetto per far riferimento alla licenza in questione. Solitamente, questo è un unico identificatore valido, ma per esempio le licenze che permettono l’opzione ‘o successive’ hanno due identificatori validi.
SPDX-URL:
L’URL della pagina SPDX che contiene informazioni aggiuntive riguardanti la licenza.
Usage-Guidance:
Testo in formato libero per dare suggerimenti agli utenti. Il testo deve includere degli esempi su come usare gli identificatori di licenza SPDX in un file sorgente in conformità con le linea guida in Sintassi degli identificatori di licenza.
License-Text:
Tutto il testo che compare dopo questa etichetta viene trattato come se fosse parte del testo originale della licenza.
Esempi:
Valid-License-Identifier: GPL-2.0 Valid-License-Identifier: GPL-2.0+ SPDX-URL: https://spdx.org/licenses/GPL-2.0.html Usage-Guide: To use this license in source code, put one of the following SPDX tag/value pairs into a comment according to the placement guidelines in the licensing rules documentation. For 'GNU General Public License (GPL) version 2 only' use: SPDX-License-Identifier: GPL-2.0 For 'GNU General Public License (GPL) version 2 or any later version' use: SPDX-License-Identifier: GPL-2.0+ License-Text: Full license text
SPDX-License-Identifier: MIT SPDX-URL: https://spdx.org/licenses/MIT.html Usage-Guide: To use this license in source code, put the following SPDX tag/value pair into a comment according to the placement guidelines in the licensing rules documentation. SPDX-License-Identifier: MIT License-Text: Full license text
Licenze deprecate:
Questo tipo di licenze dovrebbero essere usate solo per codice già esistente o quando si prende codice da altri progetti. Le licenze sono disponibili nei sorgenti del kernel nella cartella:
LICENSES/deprecated/
I file in questa cartella contengono il testo completo della licenza e i Metatag. Il nome di questi file è lo stesso usato come identificatore di licenza SPDX e che deve essere usato nei file sorgenti.
Esempi:
LICENSES/deprecated/ISC
Contiene il testo della licenza Internet System Consortium e i suoi metatag:
LICENSES/deprecated/GPL-1.0
Contiene il testo della versione 1 della licenza GPL e i suoi metatag.
Metatag:
I metatag necessari per le ‘altre’ (‘other’) licenze sono gli stessi di usati per le Licenze raccomandate.
Esempio del formato del file:
Valid-License-Identifier: ISC SPDX-URL: https://spdx.org/licenses/ISC.html Usage-Guide: Usage of this license in the kernel for new code is discouraged and it should solely be used for importing code from an already existing project. To use this license in source code, put the following SPDX tag/value pair into a comment according to the placement guidelines in the licensing rules documentation. SPDX-License-Identifier: ISC License-Text: Full license text
Solo per doppie licenze
Queste licenze dovrebbero essere usate solamente per codice licenziato in combinazione con un’altra licenza che solitamente è quella preferita. Queste licenze sono disponibili nei sorgenti del kernel nella cartella:
LICENSES/dual
I file in questa cartella contengono il testo completo della rispettiva licenza e i suoi Metatag. I nomi dei file sono identici agli identificatori di licenza SPDX che dovrebbero essere usati nei file sorgenti.
Esempi:
LICENSES/dual/MPL-1.1
Questo file contiene il testo della versione 1.1 della licenza Mozilla Pulic License e i metatag necessari:
LICENSES/dual/Apache-2.0
Questo file contiene il testo della versione 2.0 della licenza Apache e i metatag necessari.
Metatag:
I requisiti per le ‘altre’ (’other’) licenze sono identici a quelli per le Licenze raccomandate.
Esempio del formato del file:
Valid-License-Identifier: MPL-1.1 SPDX-URL: https://spdx.org/licenses/MPL-1.1.html Usage-Guide: Do NOT use. The MPL-1.1 is not GPL2 compatible. It may only be used for dual-licensed files where the other license is GPL2 compatible. If you end up using this it MUST be used together with a GPL2 compatible license using "OR". To use the Mozilla Public License version 1.1 put the following SPDX tag/value pair into a comment according to the placement guidelines in the licensing rules documentation: SPDX-License-Identifier: MPL-1.1 License-Text: Full license text
Eccezioni:
Alcune licenze possono essere corrette con delle eccezioni che forniscono diritti aggiuntivi. Queste eccezioni sono disponibili nei sorgenti del kernel nella cartella:
LICENSES/exceptions/
I file in questa cartella contengono il testo completo dell’eccezione e i Metatag per le eccezioni.
Esempi:
LICENSES/exceptions/Linux-syscall-note
Contiene la descrizione dell’eccezione per le chiamate di sistema Linux così come documentato nel file COPYING del kernel Linux; questo viene usato per i file d’intestazione per la UAPI. Per esempio /* SPDX-License-Identifier: GPL-2.0 WITH Linux-syscall-note */:
LICENSES/exceptions/GCC-exception-2.0
Contiene la ‘eccezione di linking’ che permette di collegare qualsiasi binario, indipendentemente dalla sua licenza, con un compilato il cui file sorgente è marchiato con questa eccezione. Questo è necessario per creare eseguibili dai sorgenti che non sono compatibili con la GPL.
Metatag per le eccezioni:
Un file contenente un’eccezione deve avere i seguenti metatag:
SPDX-Exception-Identifier:
Un identificatore d’eccezione che possa essere usato in combinazione con un identificatore di licenza SPDX.
SPDX-URL:
L’URL della pagina SPDX che contiene informazioni aggiuntive riguardanti l’eccezione.
SPDX-Licenses:
Una lista di licenze SPDX separate da virgola, che possono essere usate con l’eccezione.
Usage-Guidance:
Testo in formato libero per dare suggerimenti agli utenti. Il testo deve includere degli esempi su come usare gli identificatori di licenza SPDX in un file sorgente in conformità con le linea guida in Sintassi degli identificatori di licenza.
Exception-Text:
Tutto il testo che compare dopo questa etichetta viene trattato come se fosse parte del testo originale della licenza.
Esempi:
SPDX-Exception-Identifier: Linux-syscall-note SPDX-URL: https://spdx.org/licenses/Linux-syscall-note.html SPDX-Licenses: GPL-2.0, GPL-2.0+, GPL-1.0+, LGPL-2.0, LGPL-2.0+, LGPL-2.1, LGPL-2.1+ Usage-Guidance: This exception is used together with one of the above SPDX-Licenses to mark user-space API (uapi) header files so they can be included into non GPL compliant user-space application code. To use this exception add it with the keyword WITH to one of the identifiers in the SPDX-Licenses tag: SPDX-License-Identifier: <SPDX-License> WITH Linux-syscall-note Exception-Text: Full exception text
SPDX-Exception-Identifier: GCC-exception-2.0 SPDX-URL: https://spdx.org/licenses/GCC-exception-2.0.html SPDX-Licenses: GPL-2.0, GPL-2.0+ Usage-Guidance: The "GCC Runtime Library exception 2.0" is used together with one of the above SPDX-Licenses for code imported from the GCC runtime library. To use this exception add it with the keyword WITH to one of the identifiers in the SPDX-Licenses tag: SPDX-License-Identifier: <SPDX-License> WITH GCC-exception-2.0 Exception-Text: Full exception text
Per ogni identificatore di licenza SPDX e per le eccezioni dev’esserci un file nella sotto-cartella LICENSES. Questo è necessario per permettere agli strumenti di effettuare verifiche (come checkpatch.pl), per avere le licenze disponibili per la lettura e per estrarre i diritti dai sorgenti, così come raccomandato da diverse organizzazioni FOSS, per esempio l’iniziativa FSFE REUSE.
MODULE_LICENSE¶
I moduli del kernel necessitano di un’etichetta MODULE_LICENSE(). Questa etichetta non sostituisce le informazioni sulla licenza del codice sorgente (SPDX-License-Identifier) né fornisce informazioni che esprimono o determinano l’esatta licenza sotto la quale viene rilasciato.
Il solo scopo di questa etichetta è quello di fornire sufficienti informazioni al caricatore di moduli del kernel, o agli strumenti in spazio utente, per capire se il modulo è libero o proprietario.
Le stringe di licenza valide per MODULE_LICENSE() sono:
“GPL”
Il modulo è licenziato con la GPL versione 2. Questo non fa distinzione fra GPL’2.0-only o GPL-2.0-or-later. L’esatta licenza può essere determinata solo leggendo i corrispondenti file sorgenti.
“GPL v2”
Stesso significato di “GPL”. Esiste per motivi storici.
“GPL and additional rights”
Questa è una variante che esiste per motivi storici che indica che i sorgenti di un modulo sono rilasciati sotto una variante della licenza GPL v2 e quella MIT. Per favore non utilizzatela per codice nuovo.
“Dual MIT/GPL”
Questo è il modo corretto per esprimere il il fatto che il modulo è rilasciato con doppia licenza a scelta fra: una variante della GPL v2 o la licenza MIT.
“Dual BSD/GPL”
Questo modulo è rilasciato con doppia licenza a scelta fra: una variante della GPL v2 o la licenza BSD. La variante esatta della licenza BSD può essere determinata solo attraverso i corrispondenti file sorgenti.
“Dual MPL/GPL”
Questo modulo è rilasciato con doppia licenza a scelta fra: una variante della GPL v2 o la Mozilla Public License (MPL). La variante esatta della licenza MPL può essere determinata solo attraverso i corrispondenti file sorgenti.
“Proprietary”
Questo modulo è rilasciato con licenza proprietaria. Questa stringa è solo per i moduli proprietari di terze parti e non può essere usata per quelli che risiedono nei sorgenti del kernel. I moduli etichettati in questo modo stanno contaminando il kernel e gli viene assegnato un flag ‘P’; quando vengono caricati, il caricatore di moduli del kernel si rifiuterà di collegare questi moduli ai simboli che sono stati esportati con EXPORT_SYMBOL_GPL().